Un vero e proprio fuoco di fila, che però non ha affatto scomposto
Repubblica: evidentemente il direttore Ezio Mauro non ritiene di dover
rispondere ai lettori della qualità dell’informazione stampata sul suo
giornale, anche quando quest’informazione è infarcita di balle e copie del
lavoro altrui.
Mentre ormai persino i cinesi ridono dietro al “lavoro” di Giampaolo Visetti (e invece suppongo che i giapponesi non abbiano proprio nulla da ridere in merito), a Largo Fochetti continuano a promuovere seriose campagne anticorruzione ignorando deliberatamente una semplice verità: puoi anche interpretare il paladino e metterti l'elmo di Re Artù, ma se prima non sei capace di fare un po' di pulizia a casa tua, allora sembri solo Pulcinella.
Sul silenzio di Rep e di Ezio Mauro, pazienza: sono calabrese, so
riconoscere l’omertà se ci sbatto contro, anche quando si manifesta nelle alte
sfere del più importante quotidiano d'opinione d'Italia invece che nelle strade di
qualche paese della Locride.
Mentre ormai persino i cinesi ridono dietro al “lavoro” di Giampaolo Visetti (e invece suppongo che i giapponesi non abbiano proprio nulla da ridere in merito), a Largo Fochetti continuano a promuovere seriose campagne anticorruzione ignorando deliberatamente una semplice verità: puoi anche interpretare il paladino e metterti l'elmo di Re Artù, ma se prima non sei capace di fare un po' di pulizia a casa tua, allora sembri solo Pulcinella.
Ma in tutta questa storia, oltre a Giampaolo Visetti e alle direzioni
che promuovono campagne per farci sentire più buoni e più giusti, rischia di
esserci un altro impostore, forse ancora più importante degli altri: l’Ordine
dei Giornalisti (sì, tuttomaiuscolo).
Venerdì 21 settembre, di ritorno dall’Asia, ho presentato presso
l’Ordine dei Giornalisti di Milano un esposto per plagio a carico di Giampaolo
Visetti. Si tratta quasi di un esercizio teologico, di quelli che tanto
piacevano ai monaci medievali: intendo provare a dimostrare non dico
l’efficacia, ma quantomeno l’esistenza di un’istituzione evanescente, della
quale non riesco a capire la funzione, e che mi piacerebbe vedere abolita.
Carta straccia o buono caffé? |
Perché delle due, l’una: o l’Ordine dei Giornalisti serve anche a proteggere il lavoro dei suoi iscritti e a difendere la deontologia di un mestiere ormai privo di credibilità; oppure i 100 euri che io e tantissimi altri giornalisti privi di un vero contratto versiamo annualmente non servono a nulla, e potrei risparmiarli per spenderli altrove.
So che l’iter è lungo. Milano dovrà trasmettere l’esposto alla sede di
Roma, e poi si dovrebbe aprire un’inchiesta per stabilire quanto accaduto. Però
voglio dare una chance a un’istituzione nella quale non ripongo alcuna fiducia:
signori colleghi che occupate qualche ruolo all’interno dell’Ordine, stupiteci.
Dimostrate che per ottenere una prova della vostra esistenza non è necessario
né un mero esercizio di fede, né rivolgersi a qualche medium capace di evocare
gli ectoplasmi, e aprite questa benedetta inchiesta. Poi, vedremo quale sarà il
risultato.
Non ho la tempra del monaco medievale, ho molti vizi terreni, e dopo un
po’ di lavori sul campo in tema temo che mi sia rimasto attaccato anche quello
del gioco d’azzardo, quindi voglio scommettere sull’esito di questa vicenda. Io
sono convinto che l’Ordine dei Giornalisti non aprirà alcuna indagine a carico
di Repubblica. Se mi sbaglio, offrirò un caffè a chiunque si presenti con uno
stampato della copia del mio esposto. Potete persino inviarmelo via mail, e poi
ci vediamo al bar. Ma se ho ragione, credo che l’unico premio che mi spetta - insieme a chi scommette con me- sarà la possibilità di farsi un’altra risata, dopo
gli sghignazzi e i frizzi e i lazzi già destinati a Largo Fochetti. E ci sono
poche cose migliori del ridere alle spalle di chi si dimostra completamente
privo di senso dell’umorismo.
Per quanto mi riguarda, questo è l’ultimo post che dedico all’affaire
Visetti finché non ci saranno notizie sull’esposto.
Tra qualche settimana Engagez Vous si trasformerà in qualcosa di nuovo.
Saluti.
MI piacerebbe capire perché dovrebbe essere l'ultimo.
RispondiEliminaPerché mi pare di avere già detto tutto quello che avevo da dire in merito.Ora la palla passa all'Ordine dei giornalisti.
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